CAPITOLO VI - IMPLICAZIONI GIURIDICHE E PROSPETTIVE DEL FENOMENO COPYLEFT: 4.2. L’OPERA COPYLEFT COME OPERA REALIZZATA IN COMUNIONE

Ora cerchiamo di capire se l’opera copyleft generalmente intesa possa essere invece ricondotta al tipo delle opere realizzate in comunione. Queste opere, a differenza di quelle considerate poco fa, costituiscono delle opere semplici e non composte, nelle quali “la collaborazione creativa di più autori si configura in modo tale che i singoli contributi sono indistinguibili ed inscindibili” . Dunque in questo caso non si hanno un autore dell’opera collettiva e più autori di opere indipendenti in essa raccolte, bensì un rapporto di comunione dei diritti d’autore da parte di tutti i soggetti che hanno apportato il contributo creativo, che vengono qualificati come coautori dell’unica opera semplice (non composta).

Tale modello si adatta in modo più agevole alle esigenze di tutela dei soggetti autori di opere copyleft, anche se, a ben guardare, sarebbe necessaria una ponderazione (da effettuarsi nei casi concreti) dell’effettivo valore dei singoli contributi. In pratica,se appare corretto attribuire la qualifica di coautore dell’opera a colui che ad esempio modifica interamente la parte testuale di un brano musicale sotto licenza OpenMusic, risulta piuttosto azzardato attribuire la stessa qualifica a colui che aggiorna solo qualche formula informatica all’interno di un manuale per software libero.

Il modello dell’opera in comunione, in generale, non si adatta ad opere di compilazione (enciclopedie e banche dati), ma piuttosto ad opere espressive come quelle musicali e come quella cinematografica. E tuttavia risulta problematico per la carenza di un importante aspetto soggettivo e per così dire ‘psicologico’, cioè quello di un’effettiva e consapevole progettualità comune fra i coautori: il concetto di comunione dei diritti d’autore significa implicitamente anche una comune scelta di unire la capacità creativa di più autori; nel caso dell’opera copyleft l’autore crea l’opera in modo che essa sia già completa e l’intervento di altri autori è un’ipotesi solo successiva ed eventuale.



Open Source e opere non software:

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