CAPITOLO VI - IMPLICAZIONI GIURIDICHE E PROSPETTIVE DEL FENOMENO COPYLEFT: 4.1. L’OPERA COPYLEFT COME OPERA COLLETTIVA

Come primo passo, proviamo a verificare se l’opera copyleft generalmente intesa possa essere in qualche modo ricondotta ad un particolare tipo di opera collettiva. La definizione tradizionale di tale categoria si riferisce ad un’opera “nella quale le singole parti, dovute ad autori diversi, non si compenetrano reciprocamente, ma rimangono distinte ed autonome […] pur nell’ambito di un disegno unitario di coordinamento e di organizzazione creativa […].” Si tratta di una definizione palesemente prevista per opere di compilazione come enciclopedie, riviste, giornali, antologie, che sottolinea il requisito centrale dell’autonomia dei singoli contributi.

Di conseguenza essa può trovarsi aderente al fenomeno delle opere copyleft solo nei casi in cui la condivisione e la possibilità di modifica dei contenuti preservino la distinzione dei diversi contributi: è questo sicuramente il caso di opere inevitabilmente di compilazione come Wikipedia , il dizionario AsSoLi , la rivista telematica PLoS , la rivista cartacea Open Source , le quali hanno appunto intrinseca tale caratteristica. Simile benché più delicato e peculiare è anche il caso di opere di documentazione rilasciate sotto licenza FDL la quale prevede alla sezione 4 un apposito sistema di elencazione e identificazione delle modifiche apportate, qualora le stesse consistano in parti agevolmente isolabili dal contesto dell’opera.

Di certo non può essere invece il caso di opere copyleft di tipo musicale, nelle quali le modifiche influirebbero in modo troppo penetrante su tutta l’espressività dell’opera,salvo forse il caso in cui a modificarsi sia solamente la parte testuale che si comporterebbe alla stregua di un’opera letteraria indipendente. Un’altra caratteristica fondamentale delle opere collettive è l’esistenza di un soggetto titolare dei diritti sia morali che patrimoniali sull’opera collettiva intesa come struttura indipendente dai singoli contributi, “ovvero colui che organizza e dirige la realizzazione dell’opera” 288 . Tale figura è difficilmente ritrovabile nella specie delle opere copyleft, né può essere identificata con la figura dell’autore originario, il quale una volta distribuita l’opera sotto licenza copyleft perde il controllo sulla realizzazione di opere da essa derivate e sulla loro distribuzione.



Open Source e opere non software:

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