CAPITOLO V - OPENSOURCE E COPYLEFT NELLE OPERE NON SOFTWARE: 3.2. IL PROGETTO “GNUTEMBERG!”

Un progetto davvero utile e molto interessante dal punto di vista della proprietà intellettuale è quello che fa capo al sito Internet www.gnutemberg.org che si propone di raccogliere e incentivare la diffusione a mezzo stampa di tutto il materiale distribuito sotto licenze libere come quelle che abbiamo fin qui conosciuto (e che continueremo a conoscere). Il nome del progetto è una sorta di fusione fra ‘GNU’, in quanto acronimo del progetto che ha originato la filosofia della condivisione, e fra ‘Gutenberg’ inventore della stampa ai tempi del Rinascimento; la ‘m’ che si vede al posto della ‘n’ sottolinea l’origine italiana del progetto e il punto esclamativo indica forse lo stupore creato dal suo carattere innovativo. GNUtemberg!si articola in tre indipendenti ma complementari iniziative, cioè:

- l’individuazione e la promozione di centri di stampa, copisterie, tipografie “che possano vendere copie stampate o fotocopiate di documentazione libera” 215 : una lista completa e aggiornata (ma limitata all’ambito italiano) dei centri “convenzionati” è accessibile dalla home-page del sito;

- la raccolta delle opere libere di più frequente consultazione su un CD-ROM virtuale consultabile alla pagina web http://cdrom.gnutemberg.org/;

- la creazione di un vero e proprio database (archivio telematico) in cui sia catalogata tutta la documentazione libera esistente al mondo: questa iniziativa è chiamata in acronimo GFDD (GNUtemberg Free Documentation Database) e possiede un proprio URL (www.gfdd.org). I formati per i documenti diffusi e catalogati da GNUtemberg sono il ‘Postscript’ e il ‘PDF’ che si distinguono per la loro particolare comodità e precisione in fase di stampa.

Il progetto, inaugurato nell’aprile 2000, è ancora agli inizi ma ha già destato molta curiosità nell’ambito dell’editoria “alternativa” per i riflessi rivoluzionari che può avere in ambito di copyright sulle opere letterarie tout court. Grazie ad esso, infatti, si verifica nei fatti quello scollamento dell’opera dal supporto di cui abbiamo diffusamente parlato e si realizza al meglio la libertà di scelta dell’utente: questi ad esempio può commissionare la stampa nel formato cartaceo che preferisce, può scegliere il tipo di rilegatura, può scegliere se stampare l’opera intera o solo alcune parti, può creare un’apposita copertina personalizzata, può accorpare più documenti, oppure può acquistare il prodotto così come confezionato dal centro-stampa e addirittura ordinarlo via e-mail per riceverlo con posta tradizionale.



Open Source e opere non software:

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