Fu in questo contesto di notevoli e intricati interessi economici che il
legislatore statunitense nel 1980 fece la coraggiosa quanto necessaria scelta di politica legislativa di stabilire
dall’alto quale disciplina applicare al software, ovvero la tutela per mezzo di copyright (non a caso l’atto
legislativo in questione fu chiamato ‘Software Copyright Act’). Nell’arco di un lustro quasi tutti i principali
paesi tecnologicamente avanzati si mossero nella stessa direzione: l’Australia nel 1984 (con il Copyright
Amendment Act), la Francia e la Germania nel 1985 (entrambe con legge ordinaria per la riforma della
normativa preesistente sul diritto d’autore), la Gran Bretagna anch’essa nel 1985 (con ilCopyrightComputer
Software Amendment).
Open Source e opere non software:
Introduzione 1 Chiarimenti terminologici 1.1 Che cosa s’intende per Opensource (in senso più tecnico;in senso più ampio) 1.2 Che cosa s’intende per opere non-software 2 Chiarimenti metodologici 2.1 L’ambito normativo di riferimento 2.2 Le fonti 2.3 Risvolti etici o politici? Introduzione 1 Radici storiche 2 Lineamenti della cultura hacker 3 La logica del profitto 4 La crociata di Stallman 5 Le difficoltà da superare 6 La svolta di Linux 7 Il software libero come nuovo modello di business 8 Una controversa questione di libertà 9 La temuta divisione 10 La situazione attuale e le prospettive Introduzione 1 La tutela giuridica del software 1.1 In generale 1.2 La tutela d’autore 2 Funzione e contenuto delle licenze d’uso 3 Diverse tipologie di distribuzione del software 4 Il concetto di copyleft 5 La General Public License:scopi, contenuti e risvolti giuridici 6 Il problema della ‘viralità’ e la Lesser GPL 7 Altre importanti licenze per software 7.1 La BSD license 7.2 La Mozilla Public License 8 Una sorta di “patrocinio” sulle licenze 8.1 La Open Source Definition 8.2 Il ruolo della Free Software Foundation Introduzione 1 L’inarrestabile rivoluzione 1.1 Il sistema digitale 1.2 La multimedialità 1.3 L’interconnessione telematica 2 Nuove prospettive per la comunicazione e la distribuzione in generale 2.1 Nuove prospettive per la proprietà intellettuale 3 Diverse impostazioni dottrinali 3.1 Il problema della smaterializzazione dell’opera 3.2 Nuove tipologie di opere 4 Le banche dati 4.1 Le opere multimediali 5 La “trasparenza” dei formati digitali Introduzione 1 Lo stretto legame con il software 1.1 La manualistica tecnico-informatica e la GPL 1.2 La licenza FDL 2 Una diversa applicazione del copyleft 3 Copyleft e opere letterarie 3.1 Il vero significato di OpenPress 3.2 Il progetto GNUtemberg 3.3 La rivista italiana ‘Open Source’ 4 Il progetto Creative Commons 4.1 Gli scopi 4.2 Le licenze 4.3 Particolari iniziative 5 Copyleft e ricerca scientifica Il progetto PLoS 6 Copyleft e opere di compilazione (enciclopedie, dizionari, banche dati) 7 Copyleft e opere musicali 8 Altri progetti di libera espressione (e relative licenze) 9 Alcuni casi singolari: OpenCola, OpenGame, Getty Images 10 Il copyleft in Italia "> Introduzione 1 Copyleft e diritto privato 1.1 Il copyleft e i principi generali dei contratti 1.2 Il copyleft e i contratti tipici di diritto d’autore 1.3 Considerazioni sintetiche 2 Copyleft e diritto internazionale 3 Alcuni rilievi processuali e probatori 4 Copyleft e diritto d’autore 4.1 L’opera copyleft come opera collettiva 4.2 L’opera copyleft come opera realizzata in comunione 4.3 L’opera copyleft come opera composta 4.4 Copyleft e libere utilizzazioni 5 Il copyleft come nuovo paradigma di proprietà intellettuale 5.1 Il copyleft fra diritti morali e diritti patrimoniali 5.2 Un nuovo modello di gestione dei diritti d’autore 5.3 Critiche al tradizionale significato di ‘proprietà intellettuale’ 6 Il copyleft come inversione di tendenza 6.1 Copyleft, copyright ed interesse pubblico 6.2 La giustificazione giuridico-economica dell’attuale sistema di diritto d’autore 6.3 Il ritorno ad un diritto d’autore “puro” 7 La centralità della libera disponibilità dei diritti
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